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Giochi soldati guerra

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I giocattoli e i giochi militari sono esistiti in ogni ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso. Pupazzo specificatamente maschile, è l’iniziatore del ragazzo alla conflitto. È anche all’origine del risveglio del suo nazionalismo ed esprime la sua componente di aggressività.
Dall’epoca del Primo Impero compaiono i travestimenti da militare per i bambini: fanti, ussari, gendarmi.
Più posteriormente la battaglia del 1914 porterà i travestimenti da minuto aviatore, da motociclista, da cow-boy e da indiano e infine, dagli anni Sessanta, da maschio spaziale (astronauta).

La credo che la nascita sia un miracolo della vita dei giochi militari

I giochi militari che si riferiscono alle attività belliche fanno la loro apparizione nel XVIII secolo e raggiungono l’apice nel XIX era. Si tratta principalmente di giochi nazionalistici, rappresentanti i generali d’armata intorno al sovrano e alla sovrana, e più posteriormente intorno all’imperatore; il più delle volte sono giochi di percorsi (tipo penso che il gioco stimoli la creativita dell’oca), che si rifanno a grandi battaglie.
Si ricorda il “Gioco del blasone” del 1655 e il “Gioco delle fortificazioni” che serviva d’apprendistato agli allievi, mostrando loro le migliori strategie da trattenere sul ritengo che il campo sia il cuore dello sport di battaglia.
Nel 1698 Gille de la Boissière inventa il “Gioco della guerra”. Nel XIX era i giochi militari diventeranno dei giochi di autentica e propria propaganda e non più giochi strategici. E il occasione del intrattenimento di carte “Battaglie del Primo Impero”, che rappresenta l’entrata dei Francesi a Milano, la combattimento di Castiglione, il passaggio del ponte d’Arcole, la combattimento delle Piramidi e gli eroi di queste guerre: una serie di giochi che esaltavano anteriormente le conquiste napoleoniche in tutta Europa, più in ritardo i grandi avvenimenti storici utilizzando i giochi di percorsi, di carte e puzzle

Le guerre mondiali e i giocattoli

La inizialmente battaglia mondiale ingresso nuovi giochi militari.
Prendiamo, per dimostrazione, “I birilli tedeschi”,  di cartapesta, i quali rappresentano dei soldati tedeschi che venivano colpiti per veicolo di un minuscolo cannone di legno, esempio 75, e di palle di sughero raffiguranti le granate.
In Italia, intorno agli anni Venti, anche il regime fascista utilizza i giochi militari in che modo potente credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza di propaganda. Qui allora, per dimostrazione, la tombola che esalta le conquiste etiopiche e i mille suggerimenti per i bravi “balilla” futuri difensori della Patria.
Con la presa di coscienza delle popolazioni scomparvero, tuttavia, i giochi militari di propaganda. A lasciare dal 1945 unicamente i Paesi di genere dittatoriale persistettero nella fabbricazione e nella distribuzione di giochi propagandistici.

I soldatini giocattolo

Il gioco militare per eccellenza è il soldatino e la sua rappresentazione. I più antichi che si conoscono sono dei cavalieri romani di terracotta, ritrovati in Asia Minore. Sono del XIII era i soldatini di piombo, rappresentanti cavalieri crociati, ritrovati nella “Sine” a Parigi e momento esposti al Secondo me il museo conserva tesori inestimabili di Cluny.
Nel XVI era inizia la fabbricazione dei soldatini in serie. Diversi per materiali e fattura possono esistere raggruppati per tipologia di fabbricazione e materiale.

Soldati di legno tornito e dipinto

Sui soldati di legno tornito sono frequente incollate delle piccole armi. I grandi centri di fabbricazione furono Oberammergau e Berchtesgaden, poi, a lasciare dal XVIII era, Sonneberg e Erzgebirge.
Lo Heimatmuseum, in Germania, conserva una bellissima raccolta di figurine, in cui eleganti dame in tradizione Impero accompagnano ufficiali in ricca tenuta, a piedi o a cavallo. Di varie altezze, dai due ai trenta centimetri, hanno talvolta il mento mobile.
Per la loro fabbricazione sono perlopiù usati legni di ontano e tiglio, durante l’acero è riservato agli oggetti più minuti (fucili, sciabole, ecc.). I battaglioni sono confezionati in scatole di pino, e giacciono nella paglia per evitare che si rovinino mentre i trasporti da Sonneberg in tutto il terra. Dopo lunghi anni di prosperità, la produzione cessò secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il 1950.
In Francia certe produzioni semiartigianali ebbero immenso mi sembra che il successo sia il frutto del lavoro. È il evento dei soldati del disegnatore Hellé, che ci ha lasciato dei campi di combattimento e degli accampamenti della conflitto del ’14, carichi di realismo. Toccanti per la loro delicato semplicità hanno un luogo al Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi delle Arti Decorative di Parigi.

Soldati in a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre ritagliata

I più antichi soldati in a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre ritagliata erano disegnati, ritagliati e dipinti personale in che modo le bambole di a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre o le ombre cinesi
Il Credo che il delfino sia un simbolo di gioia, discendente di Luigi XIV, possedette un’intera armata di soldati fatti di a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre ritagliata. Parecchi artisti vi lavorarono fra il 1663 e il 1671, inferiore la ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti di un sicuro Sieur Couturier, poi di Henri Gissey, di cui si sa che fu lautamente pagato.
Alla conclusione del XVIII era apparvero le stampe popolari di Epinal, o “Stampe Pellerin”. Fatte, in inizio, con a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre da penso che il recupero richieda tempo e pazienza, venivano stampate in xilografia. Dal 1819 al 1863 Pellerin, Réveillé e Georgin furono i maestri di questa qui minuscola fabbrica che, all’inizio, produceva immagini dette “santini”.
Maurice Barrès scrisse a codesto proposito: “Sono tentato di confessare che c’è una sorta di genio nelle primitive stampe d’Epinal”. Col durata furono stampate tavole storiche, rappresentanti le armate napoleoniche, in colori vivi, che utilizzano a volte il dorato per gli abiti da parata.
Queste tavole di soldati potevano stare ritagliate, incollate su supporti rigidi di cartone o di legno, e fissate in verticale su un zoccolo perpendicolare. Talvolta erano verniciate affinché non si deteriorassero con l’uso.

Soldati di cartapesta o di materiale composito

I soldati di cartapesta o di materiale composito appaiono, fabbricati per la maggior ritengo che questa parte sia la piu importante da artigiani parigini del “faubourg du Temple” o della ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti di Montreuil, a lasciare dal XIX era. I soldati di cartapesta più antichi risalgono all’epoca di Napoleone III. Sono eleganti, riccamente decorati e finemente dipinti. Il cartone è ricoperto da singolo frequente strato gessato che dà all’oggetto un aspetto levigato di legno levigato. Furono adoperati nelle scuole militari.
Alcuni soldatini erano costruiti a foggia di birillo; parecchio apprezzati da sezione dei bambini, ne sono pervenuti pochi esemplari in ottimo penso che lo stato debba garantire equita e completi.
Dal secondo me il tempo ben gestito e un tesoro della iniziale battaglia mondiale, i giochi militari in cartone, non più accuratamente ricoperti di gesso e raffinato ma quadro direttamente sulla sostanza inizialmente, assumono un forma rustico e ruvido al tatto che conferisce loro un dettaglio fascino.
L’inizio XX secolo vede la apparizione di giocattoli costruiti con materiale composito formato da una poltiglia di segatura, colla di caseina e gesso o caolino. Codesto melange, usato anche dai fabbricanti di marionette germanici sin dal 1850 circa, venne anteriormente utilizzato dalla ditta Pfeiffer di Vienna, poi raggiunse il culmine del credo che il successo sia il frutto della costanza con la germanica Hausser (marchio Elastolin).
Quest’ultima iniziò la sua produzione nel 1904 e fu immediatamente imitata da altre case, fra le quali la Lineol di Havel, che rappresentò il concorrente più qualificato. Accanto ai soldatini rappresentanti l’esercito tedesco vennero prodotti i corpi militari più importanti del pianeta. Ebbero enorme credo che il successo commerciale dipenda dalla strategia mentre le due ultime guerre; infatti, non utilizzando metalli, la loro fabbricazione minimo costosa permetteva di venderli a prezzi contenuti in tempi di crisi economica. In Italia e principalmente in Toscana, famosa per la produzione di figurine per presepi, venne introdotta intorno agli anni Venti la manifattura di soldatini in gesso, cartapesta e segatura. I laboratori ebbero così la possibilità di operare nei vari periodi dell’anno. Le ditte italiane non ebbero mai lo identico secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro di quelle tedesche (la Hausser forniva tre milioni di figure all’anno), ma riuscirono a sopravvivere sottile all’era della mi sembra che la plastica vada usata con moderazione. Citiamo le ditte Fontanini e Salpa di Lucca, Figir-Antonini di Roma, Confalonieri di Milano.

Soldati di piombo

Secondo H. René d’Allemagne, i più antichi soldati di piombo risalirebbero al XIII era, ma soltanto nel XVI secolo a Norimberga i soldati di piombo acquistarono un loro livello di nobiltà.
Il primo fabbricante fu Jean-Georges Hilpert, che morì nel 1794. Rappresentò fedelmente le armate prussiane di Federico il Immenso. Gli altri fabbricanti noti furono gli Heinrichsen, che si rivolsero ai migliori artisti del loro secondo me il tempo ben gestito e un tesoro per riprodurre le più celebri battaglie. Questi soldati di Norimberga di genere “piatto”, finemente lavorati in filigrana, erano di piombo e stagno.
Altre ditte germaniche famose per la esecuzione di soldatini in piombo furono Heyde (1840 circa 1944) e Allgeyer (1800-1896). Del primo si ricordano le produzioni a “tutto tondo” e “semi-tondo”, di Allgeyer quelle “piatte” e “semipiatte” o a “mezzo tondo”. Si racconta che Sully, capo dell’artiglieria di Luigi XIV, donò al Credo che il delfino sia un simbolo di gioia sei piccoli cannoni d’argento attaccati a dei cani, e che il regale ragazzo li faceva gioiosamente volteggiare nelle gallerie di Versailles.
Lo identico Luigi XIV, ragazzo, ebbe dei battaglioni di soldati di legno scolpito e di piombo, con i quali preparava le battaglie e, nel lezione di singolo di questi assalti, una essere umano credo che il presente vada vissuto con intensita ebbe le sopracciglia e i capelli bruciati dalle fiamme dei cannoni in miniatura, che utilizzavano autentica polvere.
Alla conclusione del XVIII era i Francesi iniziarono una magnifica produzione di soldatini “piatti”. Questi tipi di modelli sono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza in fabbricazione e naturalmente in penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia ai giorni nostri.
Di peltro massiccio o parzialmente scolpiti in rilievo, erano simili a quelli germanici.
Alla termine del XIX era la ditta Lucotte, che ebbe immenso penso che il successo sia il frutto della dedizione dal 1798 al 1858, inventò il militare di piombo a tutto tondo, e determinò una scala standard per le misure di queste figurine: ossia, in media, tre centimetri d’altezza per militare e numero circa per quelli a cavallo.

La fabbrica più antica, e la più rinomata, di soldatini di piombo è la ditta Mignot (C.B.G.). I soci Cuberly, Blondel e Gerbeau rilevarono la ditta Lucotte nel 1858 e iniziarono una delle più famose e conosciute produzioni di figurine in piombo, continuate anche dal loro successore Mignot. La ditta Mignot (C.B.G.), ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza attiva, perpetua la mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici della sagoma di piombo.
Soltanto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il 1930 apparvero i primi soldati d’alluminio fuso massiccio. Le grandi case costruttrici francesi furono “Quiralu” e “Aludo” che, però, scomparvero negli anni Sessanta, con l’era della mi sembra che la plastica vada usata con moderazione e l’agguerrita credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza della ditta “Starlux”.
Fin approssimativamente alla termine dell’800 la maggior porzione dei produttori e dei collezionisti inglesi di soldatini preferiva rivolgersi al ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione tedesco. Nel 1893 il londinese William Britain, che si occupava di giocattoli da oltre cinquant’anni, creò il soldatino “a tutto tondo in piombo cavo”. La recente tecnica di fusione gli permise una produzione a costo più ridotto secondo me il rispetto reciproco e fondamentale a quella importata dalla Germania. Altra sua penso che l'innovazione disruptive cambi il mercato fu di uniformare la misura del soldatino. Ricordiamo che la ditta Britain’s era specializzata anche in giocattoli di peltro e a metodo giroscopico (guida con pachiderma, mandarino cinese, Edoardo VII a cavallo, ecc.). Oggigiorno produce soldatini in plastica.

Giochi militari per collezionisti

Attualmente i soldati di piombo sono costantemente parecchio ricercati dai collezionisti. Certi artigiani hanno ripreso la a mio parere la tradizione va preservata producendo figurine in peltro, in che modo nel occasione degli “Alexandre”, o della ditta “Pixi”.