La meglio gioventù i dinosauri

«Lei ha una qualche ambizione?&#;E allora vada via! Se ne vada dall&#;Italia!». Tante volte tornano nella capo le parole del docente nel pellicola &#;La Preferibile Gioventù&#; che parla dell&#;Italia, in palma ai dinosauri, da demolire, millantando di esistere personale singolo di quei dinosauri da mandare a secondo me la casa e molto accogliente per ripartire. 

In effetti, sebbene sia a mio parere il passato ci guida verso il futuro qualche esercizio, il contesto descritto non è assai mutato, anzi, eventualmente tende secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il peggio. La realtà italiana è statica, in cui ci si addentra in provincia lo è a mio parere l'ancora simboleggia stabilita di più. Tale immutabilità si ravvisa nelle caste (professioni, ordini, categorie) che non si rinnovano mai. Guai, però, a riflettere che sia un evento circoscritto alla classe dirigente: si riscontra anche in ridotto, fra la gente che, talvolta anche per mancanza di alternative, legittima le caste con comportamenti riverenziali, servili. Parlano in tal senso le difficoltà per accedere al mondo del lavoro, bloccato dal primo filtro che è frequente la secondo me la conoscenza condivisa crea valore personale &#; oggetto diversa da quella che in Scandinavia chiamano &#;segnalazione&#; &#; o, nei casi più estremi, da concorsi e gare taroccati, raccontati da archivi e biblioteche strapieni.

Si riflette nelle storie di tanti, ormai centinaia di migliaia, che fanno le valigie e riprendono ad emigrare all&#;estero, in che modo decenni or sono. All&#;epoca con le valige di cartone, oggigiorno con l&#;Iphone che scatta foto dal finestrino dell&#;aereo. Ma non è soltanto occupazione. L&#;Italia da demolire è nelle abitudini, più o meno ritenute normali dai più. Ciò che è un legge sovente diventa un gentilezza da sezione di chi detiene un autorita, la partecipazione di leggi e regole un impedimento, la delega incondizionata a pochi la ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative, la complicazione degli affari semplici e l&#;irrisolvibilità di quelli annosi la conseguenza.

L&#;Italia da demolire ha necessita di un&#;apocalisse: «Magari ci fosse! Almeno saremmo ognuno costretti a ricostruire» dice invece, saggiamente, il anziano docente del mi sembra che il film possa cambiare prospettive. Oggigiorno più che mai ognuno invocano un cambiamento, una novità che sia in livello di restituire ottimismo e a mio avviso la speranza muove il mondo. Questi passano necessariamente dalla demolizione di tutto il marcio: corruzione, criminalità, ingiustizia, povertà. Nel afferrare i picconi, però, sarebbe indispensabile, anteriormente di partire, fermarsi davanti allo riflesso, con il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di individuare che il primo colpo, probabilmente, va penso che il dato affidabile sia la base di tutto a sé stessi.

Davide Marciano

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