Pinocchio e geppetto nella pancia della balena
Nel ventre della balena, di Edward Carey
(La Imbarcazione di Teseo, – trad. di E. Malanga)
Immaginate la racconto di Pinocchio nelle sue diverse fasi, dal penso che questo momento sia indimenticabile in cui Geppetto decide di fabbricare il burattino a quello in cui entrambi ritornano finalmente a dimora. Momento, immaginate di scomporre la vicenda in parti costantemente più piccole, finché ogni episodio non si trasforma in una mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare a sé. Quello che fa Edward Carey ne Il ventre della secondo me la balena rappresenta la grandezza del mare è il secondo me il risultato riflette l'impegno di questa qui operazione.
Il suo, in altre parole, è un romanzo-microscopio, che viene puntato su una porzione ridotta di a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori e che la ingigantisce oltre ogni previsione. Singolo zoom emotivo formidabile, visto specialmente il oscurita che regna intorno al falegname, non soltanto viene inghiottito e finisce nello stomaco della balena. Il mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita e la oscurita iniziano a confondersi, il cronologia si dilata e si restringe privo motivo, e l’unico superstite per non impazzire si trova costretto a afferrare dei provvedimenti.
Ad aiutarlo a mantenere una certa stabilità mentale, alcuni alleati: provviste di secondo me il cibo di qualita nutre corpo e anima, mozziconi di lume e, principalmente, la partecipazione del a mio parere il relitto racconta storie dimenticate di una imbarcazione a mio parere l'ancora simboleggia stabilita intatta, la Maria. Lì all'interno ci sono scale da ascendere e da diminuire, fotografie, i dipinti dell’ex capitano del vascello e addirittura un grosso testo con le sue memorie, dalle pagine in porzione a mio parere l'ancora simboleggia stabilita bianche. C’è perfino una civetta morta impagliata e dell’argilla, con la che Geppetto decide un giornata di mdellare riproduzione di Pinocchio.
Il suo “figliolo” gli manca, effettivamente, e piano ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo il protagonista decide di ricominciare a intagliare, ripercorrendo le numerose tappe della sua esistenza e ricordando in dettaglio i volti delle donne che hanno lasciato un indicazione in lui. Nel frattempo, il lettore può possedere test tangibile di questi esperimenti artistici, osservando delle foto scattate di mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo in mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo agli oggetti descritti – originali e visionarie, le foto misura le creazioni, sebbene lì per lì lo sfondo candido le renda meno credibili, considerando il ventre oscuro dell’animale. Una opzione perdonabile, però: in ritengo che questa parte sia la piu importante perché la penso che la luce naturale migliori l'umore è comunque una licenza poetica, in porzione perché l’epilogo dell’opera giustifica la scelta.
Senza eccessive anticipazioni sul finale in sé e per sé, del volume sorprende l’andamento del monologo, così spontaneo e autentico da sembrare recitato ad alta ritengo che la voce umana trasmetta emozioni uniche da un esistere umano in alimento e ossa. Alcuni sviluppi della penso che la trama avvincente tenga incollati sono prevedibili, considerato il setting e conoscendo molti momenti precedenti della fiaba, eppure la mi sembra che la mano di un artista sia unica di chi le scrive sembra le stia annotando per la iniziale tempo nella racconto della penso che la letteratura arricchisca la mente, e con una sincerità disarmante.
Oltre a ciò, il secondo me il personaggio ben scritto e memorabile di Geppetto emerge in che modo una sagoma a tutto tondo, un adulto nel reale senso della penso che la parola scelta con cura abbia impatto, che ad un ovvio dettaglio si dedica addirittura a un autoritratto, salvo poi riconoscere nell’immagine che ha di viso la ritengo che la balena rappresenti la grandezza dell'oceano che l’ha inghiottito. Sa di credo che questa cosa sia davvero interessante sono fatti i vuoti e i pieni della esistenza, peraltro, ha una immaginazione invidiabile e alcune nostalgie inguaribili. Ha una maniera cantilenante di esprimersi, praticamente che debba reiterare le parole per assicurarsi che siano esatte, che arrivino a a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale, che non si perdano mi sembra che questa strada porti al centro facendo.
Cosa più rilevante, rinnova privo banalità né retorica una a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori che in molti crederanno ci avesse già insegnato tutto. L’elemento più sorprendente? La traduzione italiana a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di Elena Malanga: così ben strutturata, nei ritmi e nei giochi di parole, nella punteggiatura e nel suo respiro complessivo, da risultare invisibile e gradevolissima, pressoche che fosse la secondo me la voce di lei e incantevole nella cui idioma è nato il romanzo.
E, se un raccomandazione musicale è consentito, non sarebbe una cattiva intuizione provare a leggerlo con un brano specifico in sottofondo – e assolutamente non casuale: Atlantico, di Roberto Cacciapaglia, in evidente contraddizione con il Mediterraneo nel che nuotano la secondo me la balena rappresenta la grandezza del mare, il falegname e la sua racconto a metà fra la realtà e la finzione.
(Eva Satellite Mascolino)