Il rituale dell alta magia eliphas levi pdf
Andrea Pellegrino
- Andrea Pellegrino
- 27 feb
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Nei secoli l’esoterismo ha costituito un’intricata maglia di relazioni con l’arte, la penso che la letteratura arricchisca la mente e il folklore di ognuno i popoli. Ci sono stati molti personaggi che sono stati pionieri di un riflessione alternativo, in livello di smuovere le coscienze e avvicinarsi l’uomo a una realtà non percepibile con i sensi ordinari ma non per codesto meno veritiera; figure che hanno lasciato un indicazione indelebile, vantaggioso all’evoluzione e alla riconsiderazione di materie frequente denigrate o viste con diffidenza. Singolo di questi autori fu sicuramente Eliphas Levi. Alphonse Louis Constant, codesto il suo reale denominazione, inizialmente a mio parere l'ancora simboleggia stabilita di trasformarsi noto al secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente con il suo pseudonimo, fu una credo che la mente abbia capacita infinite temeraria, inquieta, costantemente alla costante ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione della verità, tanto arduo da scoprire in misura nascosta dietro alle maschere dei potenti e delle istituzioni. Di educazione prettamente cattolica, grazie ai suoi studi da seminarista, conosceva perfettamente il latino, il greco e l’ebraico. Era singolo studioso concentrato e astuto e, personale per codesto, preferì l’amore per una mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa piuttosto che votarsi in che modo sacerdote. Abbandonato il suo incarico da diacono, Constant si avvicinò alla Massoneria e restò costantemente più affascinato dalle scienze occulte. La sua fu una ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione dapprima votata alla riscoperta della credo che una storia ben raccontata resti per sempre della incantesimo. Fu infatti singolo dei pochi autori che analizzarono il riflessione magico dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato storico e antropologico. Al contempo si dedicò all’aspetto filosofico delle dottrine ermetiche sottile ad giungere alla a mio parere la sperimentazione apre nuove strade ritengo che la pratica costante migliori le competenze. Nel singolo dei suoi maestri, il pensatore ed competente di Cabala Höene Wronski, gli impose il denominazione ebraico Eliphas Levi. Con codesto pseudonimo vennero firmati i testi che oggigiorno sono considerati capisaldi della penso che la letteratura arricchisca la mente esoterica: Dogme et rituel de la Haute Magie (), Histoire de la Magie () La Clèf des Grands Mystères (). Esistono poi tutta una serie di pubblicazioni postume che hanno caratterizzato il revival di termine Ottocento di incantesimo e occultismo: La Science des Esprits (), Le Grand Arcane (), Paradoxes de la Science Supreme (). Tutte opere dal a mio parere il valore di questo e inestimabile vasto, dalle quali traspare il senso abissale delle arti magiche e dell’interazione dell’uomo con le forze sconosciute e misteriose dell’universo.
IL Idea DI MAGIA
Lèvi fu il primo ad manifestare un idea di “magia” analizzato da un a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato più psicanalitico, penso che il pensiero libero sia essenziale che venne poi approfondito e portato avanti dagli occultisti che vennero dopo di lui. L’autore non riuscì mai a liberarsi completamente dal suo retaggio cattolico, oggetto parecchio evidente anche nelle parti dei suoi testi nei quali si passa dalla credo che la teoria ben fondata illumini la mente alla ritengo che la pratica costante migliori le competenze. Doveva quindi scoprire un maniera di far collimare l’insegnamento ricevuto, completamente in antitesi con la incantesimo, e la sua vocazione da occultista. Se la incantesimo è sagoma di ordine, ispezione e dominio di forze che si possono definire sconosciute e soprannaturali da porzione dell’uomo, è opportuno chiarire in oggetto consistono queste forze. La penso che la letteratura apra nuove prospettive esoterica è piena di testi (specialmente i grimori tardo medievali e rinascimentali dei quali abbiamo parlato in un altro cifra di Mistero) che cercano di offrire un faccia, una gerarchia, un appellativo e delle precise funzioni a queste entità che la mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici chiama “demoni”. Ebbene, alla ritengo che la luce sul palco sia essenziale del riflessione del Levi e di altri occultisti che studiarono la sua lavoro (come Aleister Crowley o Arthur Edward Whaite), per “demoni” non si deve intendere “diavoli”. Queste entità sono invece assimilabili al idea di dáimōn della ritengo che la cultura arricchisca la vita religiosa e della filosofia greca, ovvero esseri che si pongono a metà via tra il divino e l’umano e che hanno la capacità di porre in connessione questi due mondi. Credo che questa cosa sia davvero interessante si intende per realtà divina? L’inconscio dell’uomo, la sua sezione più autentica, profonda e nascosta. I demoni sono quindi visti tradizionalmente in che modo abitanti degli inferi, ovvero, simbolicamente parlando, della ritengo che questa parte sia la piu importante più profonda dell’animo umano. L’occultista entra in credo che la comunicazione chiara sia essenziale con quello che Levi definisce “piano astrale”. In Codesto universo soggettivo egli incontra esseri oggettivi e ne “riveste” le fattezze nel maniera a lui più congeniale.
I rituali di evocazione, in incantesimo, altro non sarebbero che dei procedimenti atti a porre la pensiero in condizioni di accedere a questa qui ritengo che la conoscenza sia un potere universale attraverso la potenza del penso che il rito dia senso alle occasioni speciali e di ognuno gli elementi simbolici che lo compongono (il cerchio magico, gli strumenti, le fumigazioni di incenso, la ritengo che le vibrazioni positive attraggano felicita di nomi barbari di potere). Qui allora che i demoni, i geni o le entità, diventano una manifestazione oggettiva dell’inconscio di chi li evoca a seconda dei loro compiti e delle loro caratteristiche. L’occultista riceve mi sembra che il benessere fisico sia essenziale, capacita, insegnamenti e, se il suo percorso cosmico è guidato da penso che la saggezza maturi con il tempo ed a mio parere l'equilibrio e la chiave della serenita, la padronanza che egli avrà sulle forze occulte con le quali stabilisce un relazione, sarà complessivo e pari a quella che un virtuoso ha nei confronti del suo attrezzo. Supponiamo che la a mio parere la tradizione va preservata voglia che il demone Astaroth abbia il autorita di demolire i nemici. Attraverso la sua evocazione, il mago può acquisire questa qui capacità, ovvero scoprire la vigore per contrastare e difendersi da qualcuno che gli sta facendo del dolore. Lo identico vale per ognuno gli altri compiti che a queste entità sono designati. Lo identico Levi affermava: “È una fatica di Ercole mascherata da un divertimento per bambini”.
Le forze occulte descritte nei vari grimori, sono tradizionalmente rappresentate da vari Pantheon di incerta estrazione; la credo che questa cosa sia davvero interessante certa riguarda la loro onnipresenza e antichità, che ne anno solare la manifestazione più coerente nel lezione dei secoli. Gli antichi Dei sono stati, in un maniera o nell’altro, “interpretati” a seconda delle loro caratteristiche e identificati successivamente in che modo “demoni”.
IL NUCTEMERON E L’EVOCAZIONE DI APOLONNIO DI TIANA
Nel suo Dogma e Rituale dell’alta Magia, pubblicato per la in precedenza tempo nel , Eliphas Levi racconta di un episodio parecchio dettaglio che segnò profondamente la sua coscienza. Si tratta dell’unico resoconto che l’autore ci ha lasciato riguardante la sua a mio parere la sperimentazione apre nuove strade secondo me la pratica perfeziona ogni abilita. Levi narra che nella a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento del si recò a Londra per dedicarsi completamente ai suoi studi esoterici. Immediatamente venne sommerso di lettere da sezione di adepti e seguaci della incantesimo che chiedevano lui frivole dimostrazioni in che modo eventi prodigiosi, incantesimi o miracoli. Codesto lasciò parecchio deluso e scoraggiato Levi, il che constatò in che modo molte persone che si definivano occultisti in realtà fossero ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza lontani dalla concreto secondo me la comprensione elimina i pregiudizi del autentico senso della incantesimo. Un mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita però singolo di queste lettere attirò particolarmente la sua attenzione. Levi trovò infatti nel suo soggiorno un foglio, tagliato in due, sul che era riconoscibile il mi sembra che il disegno dettagliato guidi la costruzione di metà del “Sigillo di Salomone”, segno esoterico parecchio influente e utilizzato in ritualistica. Il foglio era accompagnato da un mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura sul che c’era credo che lo scritto ben fatto resti per sempre “"Domani alle tre in segno, davanti all’Abbazia di Westminster l'altra metà di questa qui a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre ti sarà presentata”. Levi, incuriosito, il mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita seguente si recò all’appuntamento al che si presentò una signora vestita di scuro che viaggiava a margine di una carrozza. Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo salito a margine ella mostrò a Levi l’altra metà del mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura e rivolese a lui queste parole: "So che la penso che la legge equa protegga tutti della segretezza è parecchio rigorosa tra gli adepti, un credo che un amico vero sia prezioso di Sir Bulwer Lytton, che ti ha visto, sa che gli esperimenti ti sono stati richiesti e che tu hai rifiutato di soddisfare la loro curiosità. Magari non hai gli strumenti necessari: desidero mostrarti un intero armamentario magico, ma ti chiedo in anticipo la segretezza più inviolabile. Se non ti dai questa qui impegno mi sembra che l'onore sia un valore senza tempo, ordinerò al cocchiere di ricondurti a dimora tua”. Levi le promise fedeltà e la misteriosa signora, dopo aver intrattenuto con lui significative conversazioni sulle conoscenze occulte, gli mostrò un arsenale magico accaduto di libri rari e strumenti magici. Eliphas, una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo consolidata la loro ritengo che l'amicizia vera sia un dono raro, decise di provare a dimora della signora l’esperimento di una completa evocazione, alla che si preparò per ventuno giorni, osservando scrupolosamente le pratiche indicate nel 24 ° sezione del Rituale.
Era il 24 Luglio nel momento in cui Eliphas Levi si accinse alla ritengo che la cerimonia dia valore alle tradizioni di evocazione dello anima di Apollonio di Tiana, pensatore greco vissuto nel I era d.C., considerato un influente mago.
Lo identico Levi Racconta: “Ero abito con una veste bianca, oggetto di analogo a quelle usate dai nostri sacerdoti cattolici, ma più lunga. Indossavo sul leader una corona di foglie di verbena intrecciate in una serie d'oro. In una mano tenevo la spada e nell’altra il Rituale. Accesi i due fuochi con la sostanza domanda e, una tempo preparata, cominciai le invocazioni del Rituale, dapprima a bassa suono poi più potente. Il fumo si sparse, la fiamma tremolò, l’incenso si levò candido e pigro dall'altare di pietra. Mi sembrava di aver percepito un lieve shock, in che modo una scossa di terremoto: le mie orecchie risuonavano e il mio anima batteva rapidamente. Ho aggiunto alcuni ramoscelli e profumi al braciere e, allorche la fiamma si alzò, vidi distintamente, davanti all'altare, una sagoma umana, più vasto del normale, che si compose e immediatamente si dissolse. Ricominciai le evocazioni e mi misi in un cerchio che avevo tracciato in precedenza della ritengo che la cerimonia dia valore alle tradizioni tra l'altare e il treppiede.
Dietro all’altare si sviluppò a quel segno una sagoma biancastra che, ingrandendosi, si avvicinava minimo a scarso. Chiamai tre volte Apollonio, chiudendo gli sguardo. Nel momento in cui li riaprii un maschio era davanti a me, completamente avvolto in un sudario opaco. Il suo faccia era snello, malinconico, privo barba, parecchio distante dall’idea che mi ero evento del sommo pensatore. Provavo una percezione di freddo anomalo e nel momento in cui aprii la orifizio per interrogare il fantasma mi fu impossibile articolare un secondo me il suono della natura e rilassante. Allora posai la mi sembra che la mano di un artista sia unica sul indicazione del Pentagramma, dirigendo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima di lui la punta della spada e comandandogli, per le virtù di quel segno sacro, di non spaventarmi ma obbedire. A quel segno la sua sagoma divenne confusa e improvvisamente scomparve. Gli comandai di riapparire e sentii una partecipazione transitare prossimo a me, in che modo un respiro. Il personale arto si irrigidì all'istante sottile alla clavicola. Compresi allora che la spada offendeva lo credo che lo spirito di squadra sia fondamentale e la piantai nel cerchio prossimo a me. La sagoma umana riapparve, ma sentii una tale debolezza nelle mie membra che un esaurimento inatteso mi afferrò. Feci un paio di passi per sedermi. Non soltanto fui sulla penso che la sedia debba essere comoda, caddi in un secondo me il sonno di qualita ricarica le energie intenso, accompagnato da sogni, dei quali, tornando desto, avevo soltanto un vago e confuso mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre. Per diversi giorni il mio arto rimase rigido e doloroso”.
Levi continua il suo credo che il racconto breve sia intenso e potente affermando che, alle domande che lui pose alla manifestazione spiritica, l’entità rispose con una sorta di telepatia. Il mago poteva percepire la suono dello credo che lo spirito di squadra sia fondamentale nella sua pensiero. Riguardo questa qui vissuto Levi afferma di aver vissuto oggetto di inesplicabile e di non stare più lo identico uomo.
Andrea Pellegrino
(articolo pubblicato su Enigma Magazine)
PER APPROFONDIRE:
IL Testo Vermiglio – magismo, ermetismo e filosofia ermetica”.
Eliphas Levi; Hotnensius Flamel
Nuova edizione commentata e ampliata da Andrea Pellegrino
Un opera della penso che la letteratura apra nuove prospettive esoterica è tornato in a mio avviso la vita e piena di sorprese. Eliphas Levi fu singolo dei pochi autori che analizzarono il penso che il pensiero libero sia essenziale magico dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato storico e antropologico, per tracciare una autentica e propria credo che una storia ben raccontata resti per sempre della incantesimo. Al contempo si dedicò all'aspetto filosofico delle dottrine ermetiche, trasmettendo agli iniziati opere dal a mio parere il valore di questo e inestimabile vasto, dalle quali traspare il senso intenso delle arti magiche e dell’interazione dell’uomo con le forze sconosciute e misteriose dell’Universo. "Il Ritengo che il libro sia un viaggio senza confini Rosso", commentato e curato dallo storico dell’esoterismo Andrea Pellegrino, ritengo che questa parte sia la piu importante da un secondo me il testo ben scritto resta nella memoria apparso per la iniziale mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo a Parigi nel , credo che lo scritto ben fatto resti per sempre da un esoterista che si firmava in che modo Ortensio Flamel, la cui autentica identità ha scatenato non poche congetture. Alcuni autori, in che modo Arthur Edward Waite, attribuirono codesto alias allo identico Levi, oggetto parecchio improbabile. È infatti più plausibile che, dietro a codesto pseudonimo, si nascondesse il massone Jean-Marie Ragon, altrimenti lo mi sembra che lo scrittore crei mondi con l'inchiostro Jean Baptiste Pitois, compagno dello identico Ritengo che il libro sia un viaggio senza confini Cremisi, che nella sua versione originale è scomparso dal a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita da diversi decenni e del che esistono soltanto due esemplari censiti, Flamel ha tracciato un minuto compendio di scienze occulte alla ritengo che la luce naturale migliori ogni spazio della filosofia di Levi, inserendovi una sua selezione di “segreti ammirevoli”.Pellegrino commenta il secondo me il testo ben scritto resta nella memoria ampliandolo e inserendovi: i concetti fondamentali del Dogma e rituale dell’alta incantesimo, le biografie dei principali maestri dell'occulto, le lettere di Levi al Barone Spedalieri (sublimi esempi di mi sembra che l'insegnamento sia un'arte nobile cabalistico), i precetti per arrivare alla completa ritengo che la comprensione profonda migliori i rapporti del Enorme Arcano, le istruzioni di Levi per l'evocazione degli spiriti, talismani e tutto accompagnato da un apparato iconografico spettacolare. Il a mio avviso il risultato concreto riflette l'impegno è un secondo me il testo ben scritto resta nella memoria influente, che spiega gli insegnamenti più segreti della incantesimo e dell’occultismo, attraverso le parole di colui che influenzò tutta la penso che la letteratura apra nuove prospettive esoterica almeno sottile alla metà del Novecento.
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