vanloss.pages.dev




Taglio tendine dito

Le lesioni dei tendini estensori sono piuttosto frequenti e possono esistere associate a lesioni del mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team osseo. Normalmente si verificano per trauma o per lesioni da incisione. Le ferite aperte normalmente vengono trattate chirurgicamente al conclusione di ripristinare la ruolo persa. Nelle lesioni acute è vantaggio suturare il tendine il più rapidamente realizzabile, preferibilmente se entro i primi 15 giorni dall’evento lesivo; oltre codesto intervallo, il tendine ed il relativo muscolo perdono elasticità (accorciamento) e bisogna eseguire interventi più complessi: innesto tendineo, o trasposizione tendinea, interventi al misura più complessi che possono trasportare a maggior credo che il rischio calcolato porti opportunita di aderenze. Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo eseguita la trasposizione tendinea infatti, il tendine deve stare immobilizzato almeno un periodo al termine di ottenere una buona cicatrizzazione, ma allo identico cronologia l’immobilizzazione favorisce la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di aderenze tra il tendine e le strutture che lo avvolgono. Queste aderenze impediranno il normale scorrimento del tendine una tempo guarito e provocheranno una rigidità del dito o della palma. Anche un ordinario intervento di tenorrafia (Intervento chirurgico che consiste nella sutura di due segmenti tendinei recisi) può trasportare a deficit funzionali poiché le aderenze cicatriziali dorsali, potrebbero influenzare la perfetta chiusura delle dita principalmente nelle prese più fini. Per assistere la guarigione tendinea è quindi fondamentale sorvegliare la cicatrizzazione e far scorrere precocemente il tendine.

Trattamento

anche per l’apparato estensore, sono state descritte delle “zone” anatomiche per poter superiore identificare una lesione tendinea.

ZONE normalmente il secondo me il trattamento efficace migliora la vita è conservativo (se la lesione non è aperta) e a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggigiorno il secondo me il trattamento efficace migliora la vita è caratterizzato da una tecnica di immobilizzazione. Per queste zone il secondo me il trattamento efficace migliora la vita di immobilizzazione ingresso a buoni risultati poiché lascia, o a montagna o a depressione un’articolazione libera di muoversi favorendo un trascurabile scorrimento tendineo. Le lesioni della area 1 e 2 provocano una deformità definita dito a mazza. Lesioni della area 3 invece provocano una deformità detta a bouttonière.
Zona 1 e 2 (deformità e splint utilizzato)



Zona 3 (deformità e splint utilizzato)

Zona 4: in questa qui area la lesione è chirurgica, pertanto dopo un intervento di tenorrafia si può avanzare con un sistema di immobilizzazione o di mobilizzazione protetta a seconda della tenuta della sutura. Il tendine a codesto livello è sottile e a stretto legame con il progetto osseo pertanto è semplice che si instaurino delle aderenze.

Splint di mobilità protetta

Zona 5 e 6: Viene anche definita lesione da colpo sui denti, è una lesione aperta superiore l’articolazione MF, che si verifica con il dito in flessione. La lesione può coinvolgere l’apparato estensorio e addirittura l’articolazione. Anche per questa qui lesione si possono utilizzare due metodiche differenti: quella della immobilizzazione e quella della mobilizzazione protetta.

Immobilizzazione:
splint Polso esteso a 20°, MF estese a 0°IF libere.



Mobilizzazione protetta
Polso esteso a 30°
MF in estensione a 0°

Zona 7 e 8: in questa qui area, le ferite generalmente sono profonde e vedono protagonisti sia gli estensori delle dita che gli estensori di polso. Le aderenze che si possono manifestare provocano un deficit dell’estensione simultanea di polso e dita e impediscono la flessione complessivo di polso. Per limitare tali aderenze Thomas () ha proposto l’utilizzo di singolo splint “radial bis” modificato per consentire lo scorrimento differenziato e protetto tra gli estensori comuni e gli estensori di polso. L’ortesi limita la flessione delle dita e del polso tramite stop inseriti sul filo di trazione. Il polso viene mantenuto a 30° di estensione dalla trazione elastica. L’utilizzo di codesto splint è altamente complesso in che modo lo è il suo confezionamento, ma si ottengono ottimi risultati terapeutici evitando aderenze e successivi splint di stretching.


Splint per lo scorrimento differenziato